Senza difesa

Era una persona buona

“Senza difesa” è una storia vera, che vede ogni giorno le donne protagoniste e coinvolte direttamente. In questo momento particolare le donne sono oggetto di violenze e abusi domestici. Il femminicidio è una cosa quotidiana e le tutele o le protezioni sono un vero miraggio.

“Senza difesa” vuole essere una denuncia contro chi ha il potere di fare qualcosa e resta indifferente davanti a questo stillicidio. “Senza difesa” vuole essere una provocazione per smuovere l’opinione pubblica e creare una reazione forte nel giorno dello 8 marzo, festa della donna.

“Senza difesa” nasce da una testimonianza di una mia amica che con le sue parole crude, sincere e vere mi ha raccontato quello che lei ha vissuto in alcuni momenti della sua vita. Un racconto forte emotivamente, coinvolgente e crudo nella sua veridicità che però deve fare riflettere e non lasciarci indifferenti.

“Senza difesa” l’espressione per indicare quanto sia impossibile in Italia difendere o proteggere le persone, in particolare le donne.

“Senza difesa” è una serie di immagini che nascono per smuoverci dentro e sensibilizzare le persone contro la violenza sulle donne. Vogliono essere un grido nell’indifferenza, un punto di partenza dove tutti sono chiamati a fare qualcosa di concreto nel proprio piccolo, nel proprio quotidiano o semplicemente nel proprio passaparola.

“Era una persona buona” (sottotitolo del progetto) è sempre stata l’espressione popolare che cerca di tranquillizzare contro quelle persone che fondamentalmente non si conoscono, ma che tutti hanno sempre idealizzato come persone innocue, che fondamentalmente non potrebbero mai fare del male.

Proprio le persone che riteniamo buone e di cui ci fidiamo, che ci stanno vicine a volte sono pericolose e ci fanno molto male.

“Senza difesa” sono immagini che nascono per raccontare una storia vera, denunciare un dramma, provocare una reazione e lasciare un segno tangibile nelle persone.

Io, Leonardo cuccoli

Dopo anni passati nell’ambito della comunicazione aziendale tra art director, copy, grafica, advertising ho deciso di promuovere la mia visione di comunicazione e la mia fotografia o la mia arte.

Una fotografia che mixa un’intera vita passata ad imparare dietro le quinte da tutti i fotografi incontrati sulla mia strada professionale, una fotografia che vuole interpretare e creare un suo linguaggio di espressione (sensazioni conosciute) e pretende di lanciare un qualcosa di trasversale a tutti i modelli conosciuti.
La mia fotografia si auspica di non essere un esempio ordinario, ma brama di essere riconoscibile agli osservatori per un qualcosa di assolutamente non convenzionale.

Scatti che si compongono di grandi sfocati, infiniti microdettagli evidenziati dalla profondità di campo.
Immagini di pura grafica e di materia proposta nella sua esasperazione, inquadrature spinte ad esaltare le forme e i volumi, proposte con stampe di grande formato.